NEWS - 24 luglio 2023
CHEESE 2023: PARMIGIANO REGGIANO MAIN PARTNER DELL’EVENTO INTERNAZIONALE DI SLOW FOOD CON INIZIATIVE SUI TEMI DELLA BIODIVERSITÀ E DELLA VERSATILITÀ
Il Consorzio parteciperà alla XIV edizione della biennale, prevista a Bra dal 15 al 18 settembre, con stand, degustazioni in paring con vini e spirits, e un focus sui prati stabili
Dal 15 al 18 settembre torna Cheese, il più grande evento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo e alle forme del latte. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano, main partner dell’iniziativa biennale organizzata dalla Città di Bra e da Slow Food, parteciperà a questa XIV edizione con uno stand, degustazioni in paring con vini e spirits e un focus sui temi della biodiversità e dei prati stabili. Grazie agli abbinamenti proposti, il Parmigiano Reggiano verrà messo in luce nelle caratteristiche di naturalità (solo tre ingredienti - latte, sale e caglio, cura artigianale, assenza di additivi e conservanti, naturalmente privo di lattosio), biodiversità delle sue diverse stagionature (da 12 a oltre 60 mesi) e dei prodotti certificati (dal prodotto di Montagna, al Kosher, l’Halal e il Biologico), ed estrema versatilità, che gli consentono non solo di conferire carattere ai grandi piatti, ma anche di abbinarsi con disinvoltura a vini, distillati, prodotti ittici e persino dessert.
Al centro del dibattito di Cheese 2023 ci sarà inoltre il tema del sapore dei prati, in cui verrà posto l’accento su un nuovo progetto di Slow Food: i prati stabili, manti erbosi che non hanno subito alcun intervento di aratura o dissodamento e che non vengono coltivati, ma lasciati a vegetazione spontanea anche per centinaia di anni. Ecosistemi ricchissimi di biodiversità, in grado di contribuire al contrasto alla crisi climatica grazie alla loro capacità di stoccare la CO2 nel suolo e nelle radici. Temi che vedono il Parmigiano Reggiano protagonista, dato il legame indissolubile con il territorio della sua zona di origine (che comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del fiume Reno), area in cui devono avvenire la produzione di latte, la trasformazione in formaggio, la stagionatura fino all’età minima (12 mesi), il confezionamento e la grattugiatura. Non è possibile fare il Parmigiano Reggiano con latte prodotto fuori da questa zona o proveniente dall’estero. Inoltre, con oltre 70 varietà diverse di piante erbacee, il prato stabile rappresenta un ecosistema unico di biodiversità sul territorio, il cui foraggio viene impiegato come una delle principali fonti di alimentazione delle bovine da latte da 1000 anni.
«Se il Parmigiano Reggiano è la Dop più amata e premiata al mondo», ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio, «è merito soprattutto dei valori che legano il nostro prodotto al territorio e di una filiera che ogni giorno impegna 2.600 allevatori e oltre 300 caseifici artigianali nella ricerca dell’eccellenza assoluta. Siamo felici di riconfermare la nostra storica collaborazione con Cheese e Slow Food, per offrire agli appassionati la possibilità di scoprire la straordinaria biodiversità e l’estrema versatilità di un simbolo del Made in Italy, un’icona del nostro stile di vita amata dai consumatori in Italia e all’estero».