NEWS - 24 febbraio 2021
Dati economici 2020: +7,9% vendite in Italia e +10,7% all’estero
La produzione segna il record storico (3,94 milioni di forme) e i prezzi sono tornati remunerativi
È un 2020 da record per le aziende del Consorzio Parmigiano Reggiano, che sono riuscite a chiudere l’anno con risultati estremamente positivi nonostante le difficoltà legate alla pandemia. La produzione ha infatti registrato una crescita complessiva del 4,9% rispetto al 2019. I 3,94 milioni di forme prodotte (circa 160 mila tonnellate) rappresentano la cifra più alta nella storia del Parmigiano Reggiano: rispetto al 2016, quando la produzione si attestava a 3,47 milioni di forme, la crescita è pari al 13,5%. La quotazione media annua (8,56 euro al chilo) è stata inferiore a quella del 2019, ma con un sostanziale incremento nella seconda parte dell’anno, in cui ha superato i 10 euro al chilo, che ha permesso di recuperare marginalità. Il giro d’affari al consumo della DOP è risultato pari a 2,35 miliardi di euro.
L’Italia – che rappresenta il 56% del mercato – ha registrato un incremento dei volumi di vendita del 7,9%. La GDA è sempre il primo canale distributivo (61%), seguito da normal trade (13%), vendite dirette (12%), e industria (4%). Il canale horeca, invece, ha subito un drastico calo dovuto alla chiusura dei ristoranti nel periodo della pandemia e rappresenta solo un 2%. Il restante 7% è distribuito negli altri canali di vendita.
Il mercato del Parmigiano Reggiano, tuttavia, sta diventando sempre più internazionale. La quota export è pari al 44% (+10,7% di crescita a volume rispetto all’anno precedente). Gli Stati Uniti sono il primo mercato (20% dell’export totale), seguito da Francia (19%), Germania (18%), Regno Unito (13%) e Canada (5%). Nei mercati più importanti, le performance migliori sono state registrate nel Regno Unito (+21,8%), in Germania (+14,8%) e in Francia (+4,2%). Crescono anche gli Stati Uniti (+1,9%) e il Canada (+36,8%), così come i nuovi mercati: Australia (+85,4%), Area del Golfo (+62,3%) e Cina (+8%).
Il 2021 sarà dunque un altro anno di difficoltà e sfide da affrontare con la consapevolezza che, con la collaborazione tra tutti gli attori della filiera, la produzione del Parmigiano Reggiano DOP si riconfermerà un modello virtuoso di qualità e un esempio per la ripartenza del prodotto interno lordo del Paese, oltre a potersi finalmente affermare come un vero brand globale.
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