NEWS - 11 ottobre 2022
IL CONSORZIO PARMIGIANO REGGIANO ANNUNCIA IN ASSEMBLEA I DATI POSITIVI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2022
+2,9% le vendite e +1,3% le esportazioni da inizio anno. Il Consorzio approva le modifiche statutarie per il fondo crisi di mercato, il divieto produzione similari e il corrispondente regolamento esecutivo, e la franchigia contributiva 2022 al 3%. La DOP consolida la sua posizione nei mercati internazionali, con un + 12,4% in Spagna, +8,2% negli USA, +7,2% in Francia.
Nel corso dell’Assemblea generale dei consorziati, il Consorzio Parmigiano Reggiano ha presentato i dati economici dei primi nove mesi del 2022.
Dopo aver chiuso un 2021 da record, con un giro d’affari al consumo pari a 2,7 miliardi di euro, nel 2022 il Consorzio registra – rispetto ai primi nove mesi del 2021 – un incremento delle vendite totali pari al 2,9% (95.079 tonnellate vs 92.366 tonnellate), con un aumento dei volumi anche nei mercati internazionali, che crescono dell’1,3% (43.887 tonnellate vs 43.331).
Segno positivo anche per le vendite nel mercato italiano: +4,4% (51.191 tonnellate vs 49.035), grazie alla ripresa del canale della ristorazione e delle vendite dirette che aumentano del 4 % (10.990 tonnellate vs 10.570 tonnellate).
Prima nello sviluppo, la Spagna (+12,4% con 999 tonnellate vs 889 tonnellate), bene anche Stati Uniti, primo mercato estero per la Dop Parmigiano Reggiano (+8,2% con 10.326 tonnellate vs 9.539 tonnellate), e Francia (+7,2% con 9.323 tonnellate vs 8.697 tonnellate).
Buoni i risultati anche Oltreoceano, con il Giappone che cresce del 51% (632 tonnellate vs 419) e l’Australia che segna un +12,7% (381 tonnellate vs 338 tonnellate).
Sempre in un’ottica di esigenza di equilibrio tra domanda e offerta da consolidare nel mercato e di tutela ulteriore del prodotto, l’Assemblea ha inoltre affrontato il tema delle norme che regolano la produzione di formaggi similari/comparabili al Parmigiano Reggiano, modificando lo statuto e introducendo** il divieto di produrre, nei caseifici della filiera, altri formaggi comparabili/confondibili con la Dop**.
L’Assemblea ha infine deliberato di portare la franchigia di esenzione contributiva al 3% rispetto alla contribuzione aggiuntiva prevista dal piano di regolazione dell’offerta come misura di avvicinamento al nuovo piano. In sostanza, la franchigia va a stabilire il volume dell'eccedenza produttiva non assoggettata alla "contribuzione aggiuntiva" fissata dal Consorzio a carico dei caseifici in caso di superamento degli obiettivi assegnati.