NEWS - 24 novembre 2020

Italian Sounding: al Dairy Summit il Parmigiano Reggiano quantifica il danno (2 miliardi di euro solo in area extra-UE) e propone soluzioni per la lotta al parmesan

Reggio Emilia, 24 novembre 2020 – Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, ha partecipato al Dairy Summit: la filiera lattiero-casearia si è data appuntamento per riflettere sulla comunicazione e le fake news. L’incontro è stata anche l’occasione per discutere di Italian Sounding:

Per quanto riguarda il Parmigiano Reggiano DOP, la maggior parte dei casi di italian sounding consiste nel fenomeno dell’evocazione/imitazione del nome: operatori di tutto il mondo cercano infatti di sfruttare la notorietà e l’ottima reputazione del nostro prodotto richiamandone, con diverse modalità, la denominazione. Sono comuni anche i casi di prodotti trasformati che, in etichetta, segnalano impropriamente la presenza di Parmigiano Reggiano, per trarne un indebito vantaggio” - ha dichiarato Bertinelli.

Il fenomeno – prosegue Bertinelli – ha una dimensione economica rilevante: il Consorzio stima, infatti, che il giro d’affari del falso Parmesan, considerando soltanto l’area extra UE, sia pari a 2 miliardi di euro, circa 200.000 tonnellate di prodotto, vale a dire 15 volte il volume del Parmigiano Reggiano DOP esportato. I casi sono distribuiti un po’ ovunque nel mondo ma sicuramente Stati Uniti e Canada rappresentano i Paesi extra UE più colpiti da questo fenomeno. Il consumatore americano che acquista il parmesan è spesso convinto di acquistare un prodotto italiano. Il Consorzio ha mostrato ad un campione significativo di consumatori americani un Parmesan che riportava in etichetta l’indicazione esplicita ‘Made in Winsconsin’. Due terzi del campione intervistato ha dichiarato di ritenere il prodotto di provenienza italiana. Allo stesso modo, in Nuova Zelanda abbiamo fatto un sondaggio in cui abbiamo interrogato i consumatori sull’origine di alcuni prodotti: latte, pane e uova non sono stati associati a nessuna area di origine. Quando abbiamo mostrato il nome parmesan i consumatori erano concordi sul fatto che provenisse dall’Italia. Ciò significa che parmesan non è generico. Per questo motivo il Consorzio del Parmigiano Reggiano si batte affinché, anche fuori dall’Unione Europea, il nome Parmesan possa essere utilizzato solo per l’autentico prodotto Parmigiano Reggiano. Altrimenti, non saranno solo le aziende italiane a subire un danno, ma tutti i consumatori americani che vengono ingannati perché acquistano un fake nella consapevolezza di acquistare il vero Parmigiano Reggiano”.

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