NEWS - 01 dicembre 2025
PARMIGIANO REGGIANO: AL VIA LA BATTITURA DEL PRIMO LOTTO DI FORME PRODOTTE NEL 2025, PROTAGONISTA DELLA NUOVA CAMPAGNA “MOMENTI ICONICI”
Al via l’“espertizzazione” delle prime forme dell’anno: un esame imprescindibile a garanzia di un giro d’affari al consumo di 3,2 miliardi di euro e di una quota export del 53,2%. Il rito della battitura è al centro della campagna istituzionale “Momenti Iconici”, che racconta la filiera attraverso il punto di vista dei suoi protagonisti
Oggi, lunedì 1° dicembre, prende ufficialmente il via la battitura del “primo lotto” 2025 di Parmigiano Reggiano, ovvero l’esame di selezione delle forme prodotte a inizio anno che, proprio in questi giorni, raggiungono la stagionatura minima di 12 mesi. Analogamente a quanto accade nel mondo enologico con l’avvio delle vendemmie, per il Re dei formaggi inizia oggi la campagna di “espertizzazione”: un passaggio cruciale, poiché solo le forme che superano il severo controllo dei tecnici esperti del Consorzio (i “battitori”) ricevono il marchio a fuoco, potendo così essere denominate Parmigiano Reggiano Dop.
Quest’anno, la battitura del primo lotto segna il momento clou di Momenti iconici, la campagna di comunicazione istituzionale ideata da VML Italia per raccontare le tre fasi cardine della produzione attraverso una prospettiva inedita e immersiva: seguiranno il “Primo taglio” dei foraggi in primavera e la “Produzione” in caldaia a settembre. L’evento è celebrato attraverso una campagna integrata (OOH, video brand, digital) e un minisito dedicato strutturato come un vero e proprio “diario del battitore”. La scelta creativa ne adotta infatti il POV (Point of View), invitando il consumatore a guardare il prodotto con gli occhi – e soprattutto ad ascoltarlo con le orecchie – di chi ne garantisce la qualità. La campagna è un invito a riscoprire la grandezza di un prodotto millenario, capace di unire le persone attraverso il gusto e la cultura, celebrando l’intera comunità di allevatori, casari e battitori che si rinnova rimanendo fedele alle proprie radici.
Il battitore è la figura chiamate a “espertizzare” le forme della Dop prima che vengano immesse sul mercato. Si può dire che sia il garante dell’eccellenza di un prodotto il cui il giro d’affari al consumo ha toccato nel 2024 il massimo storico di 3,2 miliardi di euro e la cui quota export, stando ai dati dei primi otto mesi del 2025, ha superato per la prima volta le vendite in Italia, attestandosi al 53,2% (pari a 49.030 t.). Quello del battitore è un mestiere molto antico che viene eseguito grazie a un particolare martelletto, con cui si batte ripetutamente sulla forma, ascoltandone il suono e percependone le vibrazioni, per capire quali e quante possibili “imperfezioni” ci sono all’interno. È grazie a questo controllo se un prodotto che ha solo tre ingredienti – latte, sale e caglio, senza additivi né conservanti, può arrivare a stagionare anche oltre 100 mesi.
I battitori del Consorzio sono in tutto 24, divisi nelle cinque province della zona di origine del Parmigiano Reggiano: Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del fiume Reno. Il Parmigiano Reggiano è l’unico formaggio Dop a prevedere il controllo di ogni singola forma da parte di tecnici specializzati consortili. Si tratta infatti di un prodotto realizzato con modalità artigianali, pertanto ogni forma è diversa dall’altra: ecco perché è indispensabile esaminarle una per una. Se si considera che ogni anno vengono prodotte oltre 4 milioni di forme dai 291 caseifici del Consorzio, ogni battitore ha a disposizione un massimo di circa 10 secondi per testare una singola forma. Occorrono anni e anni di esperienza e formazione per apprendere questo mestiere che non potrà mai essere sostituito da una macchina o da un’intelligenza artificiale.
«Con la campagna Momenti iconici, il Consorzio si è posto l’obiettivo di raccontare il valore della nostra filiera, dalla terra alla forma, e l’insostituibile importanza della comunità di persone che la compone», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. «La battitura è uno dei riti fondamentali in cui la tradizione si manifesta in maniera più chiara. Quando si pensa alla lavorazione della nostra Dop, raramente si riflette sul fatto che l’udito è un senso fondamentale nella produzione del Parmigiano Reggiano. Il talento dei nostri battitori nel comprendere come un suono o una vibrazione si traducano nell’uniformità o in un potenziale difetto del formaggio è un’arte che nessuna macchina, per quanto sofisticata essa sia, può replicare. Come per gli elementi di un’orchestra, diventare battitore è un’arte che richiede studio, applicazione e una propensione naturale. Come Consorzio siamo orgogliosi dei nostri “musicisti”, che danno un contributo fondamentale nel rendere il Parmigiano Reggiano ciò che è: un simbolo unico, inimitabile e amato in tutto il mondo delle eccellenze Made in Italy».
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