NEWS - 11 dicembre 2023
IL PARMIGIANO REGGIANO FESTEGGIA LE 150 MEDAGLIE DEI WORLD CHEESE AWARDS 2023: NELLA SALA DEL TRICOLORE DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA SI È TENUTA LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEI CASEIFICI VINCITORI
La Dop si è riconfermata il formaggio più premiato per l’undicesima edizione consecutiva. All’evento di celebrazione hanno partecipato gli assessori Alessio Mammi della Regione Emilia-Romagna e Mariafrancesca Sidoli del Comune di Reggio Emilia
Il formaggio più premiato al mondo, simbolo del Made in Italy, è stato festeggiato nella sala dov’è nata la bandiera nazionale. Oggi, lunedì 11 dicembre, presso la Sala del Tricolore del Comune di Reggio Emilia, si è infatti tenuta la cerimonia dedicata ai caseifici del Parmigiano Reggiano vincitori dei World Cheese Awards. Con ben 150 medaglie assegnate da una giuria di 264 esperti provenienti da 38 paesi, il Re dei formaggi si è riconfermato per l’undicesima edizione consecutiva il più premiato alla competizione internazionale di riferimento nel mondo dedicata ai formaggi, svoltasi a Trondheim, in Norvegia. Per il Consorzio del Parmigiano Reggiano hanno partecipato Nicola Bertinelli, presidente, e Simone Ficarelli, ufficio marketing internazionale. Sono inoltre intervenuti Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna, Mariafrancesca Sidoli, assessora a Commercio, attività produttive, valorizzazione del centro storico del Comune di Reggio Emilia, e Gabriele Arlotti, ideatore della Nazionale del Parmigiano Reggiano.
Nel dettaglio, i 99 caseifici della Nazionale del Parmigiano Reggiano (provenienti dalle cinque province del comprensorio: Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna a sinistra del fiume Reno e Mantova a destra del Po) hanno vinto 137 medaglie, record assoluto nella storia del gruppo. In particolare, la giuria internazionale ha assegnato 3 medaglie Super Gold (miglior formaggio del tavolo) a Fior di Latte (Bologna), Fratelli Rastelli (Parma), classificatosi 10° nella fase finale (primo tra gli italiani, scelto tra i top 16 e quindi valutato dalla “Super Giuria”), e a Sant’Angelo (Bologna). Inoltre, gli Azzurri del Parmigiano Reggiano hanno riportato a casa un bottino di 27 medaglie d’oro, 44 d’argento e 63 di bronzo. A queste si aggiungono le 13 medaglie (4 ori, 2 argenti e 7 bronzi) riconosciute a caseifici che si sono iscritti indipendentemente al concorso, per un totale di 150 medaglie.
«Siamo felici di poter celebrare in un luogo tanto denso di storia il Parmigiano Reggiano», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. «La nostra Dop si è riconfermata il formaggio più premiato, sfidando oltre 4.500 concorrenti da 43 paesi del mondo. A tutti i presenti vanno i nostri complimenti e la nostra gratitudine, perché hanno saputo riconfermare i primati che appartengono al Parmigiano Reggiano. A Trondheim abbiamo vinto soprattutto grazie ai valori che legano il nostro prodotto al territorio, frutto di una filiera che ogni giorno impegna migliaia di allevatori e oltre 300 caseifici artigianali nella ricerca dell’eccellenza assoluta».
Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna, ha commentato: «L’Emilia-Romagna è il cuore agroalimentare del Paese: siamo la regione con il più alto numero di indicazioni geografiche Dop e Igp in Europa, sono ben 44. Il Parmigiano Reggiano rappresenta l’eccellenza di queste terre, la capacità di produrre cibo buono, sicuro, con una qualità talmente alta da salire sul tetto del mondo. Si tratta di un comparto agroalimentare che garantisce reddito ai produttori, posti di lavoro, valore promozionale e turistico al territorio. Il mio ringraziamento va agli agricoltori, ai casari, a tutti i lavoratori dei caseifici, che ogni giorno producono questa bontà. Voglio ricordare che nel nostro territorio le Indicazioni Geografiche svolgono un ruolo importante nel mantenimento delle attività economiche e sociali nelle zone rurali e sono quindi cruciali per preservare l’equilibrio territoriale a livello regionale. Servono a tenere insieme le comunità anche in luoghi dove è più difficile fare impresa e investire, come l’Appennino. Quando parliamo di cibo, non ci riferiamo soltanto a prodotti necessari alla nostra sopravvivenza alimentare, ma entrano in campo anche la storia, le tradizioni, la cultura. Il cibo stesso significa conoscenza: è ricerca, studio, analisi per un livello qualitativo sempre migliore. Il nostro obiettivo come Regione è garantire la produzione di qualità delle nostre Dop e Igp, proteggere i prodotti e il reddito dei produttori dagli effetti dei cambiamenti climatici e promuoverli in tutto il mondo, come stiamo facendo e continueremo a fare».
Mariafrancesca Sidoli, assessora a Commercio, attività produttive, valorizzazione del centro storico del Comune di Reggio Emilia, ha dichiarato: «La città di Reggio Emilia è orgogliosa di ospitare, anche quest'anno, le premiazioni dei World Cheese Award 2023 nella prestigiosa Sala del Tricolore: luogo simbolo per la nostra storia, che ha visto nascere la bandiera italiana, rappresenta la cornice ideale per celebrare l’ennesimo grande successo del Parmigiano Reggiano, punto di riferimento dell’enogastronomia emiliana, ambasciatore di eccellenza a livello internazionale. Abbiamo un patrimonio culinario che tutto il mondo ammira e ci invidia e il nostro formaggio ne è uno dei portabandiera maggiormente rappresentativi. Un’autentica dimostrazione di come la cucina emiliana sia anche una ricchezza socioculturale che nasce dalla nostra storia, dai tratti distintivi e identitari della sua terra di produzione, patrimonio da preservare e valorizzare. Ed è proprio questo che fa il Consorzio del Parmigiano Reggiano, con la propria opera di promozione e tutela, oltre che di indirizzo per quelli che sono gli obiettivi e le azioni dei tanti produttori che con il proprio lavoro portano avanti questa importante tradizione. L’incredibile serie di affermazioni ai World Cheese Awards sta a confermare e dimostrare che giocando di squadra e aspirando all’eccellenza si ottengono i più grandi successi. Continuando su questa strada, la nostra Nazionale non potrà che togliersi ancora tante soddisfazioni, tenendo alta la bandiera della nostra gastronomia».